di Paolo Panni
Roccaprebalza
è un minuscolo borgo che sorge alle porte di Berceto (PR). In gran
parte caratterizzato da modeste, semplici abitazioni
quattrocentesche, sembra essersi in qualche modo fermato a quella
epoca.
Chi le ha lasciate? Per tramandare o testimoniare che cosa? Ci sono, soprattutto croci, ma anche croci rovesciate ed altri simboli. Forse qualcosa che possa richiamare all’esoterismo? E perché, per lo più, lasciate esattamente sopra i portali di accesso delle antiche abitazioni? Sembra essere assai difficile trovare una risposta adeguata a giustificare queste raffigurazioni, realizzate molto probabilmente nel medesimo periodo. Ma a significare che cosa?
Quasi in fondo al paese sorge l’antica chiesa. Un modesto, ma suggestivo sacro edificio al cui interno si trovano, al di sotto della pavimentazione, antiche sepolture. Lo evidenziano, chiaramente, anche alcune lastre tombali, una delle quali decisamente inquietante, sulla quale compare un teschio, posta nella nata centrale, quasi all’ingresso della chiesa.
Ed è
certa anche la presenza di misteriosi cunicoli sotterranei, che un
tempo collegavano chiesa, “caminata” e castello. Cunicoli
pressoché inesplorati. Che cosa celano? Erano utilizzati soltanto
come semplice via di fuga? E perché, come attestano anche le
documentazioni storiche, una così fitta rete di sotterranei? Tutti
interrogativi ai quali, per il momento, è difficile dare una
spiegazione e che rendono ancora più misteriose le vicende di questo
piccolo borgo dell’Appennino.
Come
sottolineato questi cunicoli, collegavano anche al castello.
Dell’antico maniero restano oggi solo poche, povere tracce di mura,
a poche centinaia di metri dalla chiesa, lungo la collinetta che
sovrasta l’abitato.
TESTI E FOTO DI PAOLO PANNI
Fonti bibliografiche e storiografiche:
G.Capacchi,
“Castelli Parmigiani”, Silva Editore, 1997.
G.Finadri,
“Castelli sconosciuti del Parmense”, Stamperia Scrl 2012.
Si invitano gli autori di segnalare eventuali copyright nei testi.
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