di Paolo Panni
Foto tratta dal sito Liberta.it |
Nella parte finale del 2013 hanno tenuto banco, nel piacentino, i frequenti avvistamenti di oggetti luminosi, sferici, che hanno fatto ripetutamente la loro comparsa, specie sui cieli di Gropparello e dintorni. Una serie di eventi che sono tuttora all’attenzione del Centro Ufologico Nazionale e che fanno seguito a altri, analoghi, avvenuti nei mesi precedenti, specie in estate, in terra Parmense, sia nella Bassa che in collina e in montagna.
Mentre tanti, in tutta l’Emilia, continuano a chiedersi, incuriositi (ed anche un po’ intimoriti) che cosa siano questi oggetti che non pochi testimoni hanno potuto osservare anche in più occasioni, ecco emergere alcuni particolari storici, interessanti ed inquietanti.
Gli avvistamenti di Gropparello, ma anche della Val Trebbia, hanno dei precedenti storici.
Se ne parla diffusamente nel volume quarto delle “Tradizioni popolari piacentine” dedicato a “La fede, il mistero, l’occulto”, curato da Carmen Artocchini e pubblicato nel 2006 da Tep edizioni d’arte.
Nel volume si ricorda che a Fego, centro della Val Staffora, situato nella zona montana dell’Oltrepo Pavese (quindi, comunque, a due passi dal Piacentino), in passato (non vi sono purtroppo datazioni) si è più volte notata, dalla sommità del colle, una sfera infuocata che scendeva nel fondovalle per poi risalire sino a perdersi nel cielo.
Un altro precedente riguarda invece il territorio di Gazzola. In particolare il ricordo è legato ad una palla infuocata che descriveva un arco in cielo per poi tornare al punto di partenza, vale a dire il ponte della Magnana, nei pressi del Pilastrello. La gente del posto ne ero terrorizzata al punto che nessuno voleva passare in quel luogo e, se non si poteva farne a meno, non lo si effettuava mai da soli.
“Il particolare di globi di fuoco che si innalzavano nel cielo, accompagnati da versi di animali, grugniti, ecc. – scrive poi l’autrice – è presente anche nella tradizione argentina come ci ha riferito un informatore piacentino, ai primi del 1900 emigrato nella zona di Rosario. Qui era stato testimone di un fatto del genere in una località in cui si diceva fossero avvenuti feroci omicidi”.
Che cos’hanno in comune queste memorie del passato coi fatti recenti? Da che cosa sono solcati i cieli emiliani? Cosa sono queste sfere di luce? E’ quello che in tanti, e sempre di più, continuano a domandarsi.
Fonti bibliografiche e sitografiche
C.Artocchini, “Tradizioni Popolari Piacentine – La fede, il mistero, l’occulto”, Tep edizionio d’arte, 2006.
www.comune.gazzola.pc.it
www.vallestaffora.info
www.liberta.it
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