3 maggio 2015

EMILIA MISTERIOSA E LEGENDS INVESTIGATIONS AL “CASTELLO DELLA MUSICA” DI NOCETO




Per la prima volta nella sua plurisecolare e “movimentata” storia la Rocca di Noceto, oggi definita “Castello della Musica” (visto che da dieci anni esatti ospita il Museo del disco antico, la collezione della liuteria parmense e la Scuola internazionale di liuteria del maestro Renato Scrollavezza) è stata al centro di una indagine paranormale compiuta dalla nostra associazione e dagli amici del gruppo Legends Investigations (con i quali solo qualche settimana prima si è indagato nel Castello di Soncino). 

Consapevoli e convinti, come accaduto per tutte le altre precedenti ed analoghe attività, della valenza delle collaborazioni tra gruppi, si sono “analizzati” i vari ambienti dell’antico maniero parmense, che svetta nel “cuore” del popoloso borgo di Noceto. 

Persone che hanno lavorato e tuttora lavorano al suo interno, nel corso degli incontri preliminari, ci hanno parlato diffusamente di situazioni anomale che, da tempo, si manifesterebbero tra le sale della rocca. Musiche e suoni improvvisi, rumori ingiustificati, stridori di oggetti in ferro, ripetute sensazioni di evidente disagio: in breve sono queste le situazioni di cui ci è stato parlato e che ci hanno indotto a approfondire la cosa. Andando, ancora una volta, alla ricerca, appunto, di anomalie e fatti singolari, scavando nella storia del castello, ascoltando le testimonianze di coloro che lo frequentano abitualmente e mettendo “sul campo” la nostra esperienza. Come sempre si sono utilizzate diverse strumentazioni, da quelle tecnologiche ad altre forse più rudimentali ma in grado di fornire elementi utili alla ricerca, avvalendoci anche dell’esperienza di persone sensitive che ringraziamo per la disponibilità dimostrata. Fatti anche esperimenti di metavisione grazie all’intervento dei Legends Investigations. 






D’obbligo poche parole sulla lunga storia della Rocca. Documenti alla mano si parla per la prima volta di un fortilizio, a Noceto, nel 1266. Al centro di ripetute battaglie e contese, il maniero subì distruzioni e ricostruzioni ed appartenne a diverse ed importanti famiglie nobili Parmensi. In particolare, per diversi secoli (e in più occasioni) fu dei Sanvitale. Ma fu anche di proprietà dei Pallavicino, dei Rossi e dei Dalla Rosa. L’impianto attuale lo si deve al nobile condottiero Pier Maria Rossi (che lo fece anche raffigurare nella celebre Camera d’oro del Castello di Torrechiara) mentre la proprietà è, da tempo, del Comune. 


Il luogo ha subito, nel corso del tempo, notevoli mutamenti nelle sale e nei corridoi interni; fu sede di prigioni e durante la seconda guerra mondiale ospitò truppe militari. 

Da sempre si parla di un possibile legame con i “Muroni” di Sanguinaro. Luogo, quest’ultimo, dove esisteva un antico castello longobardo (di cui restano pochissime povere tracce), teatro della Battaglia di Legnano del 1176. In quel luogo, già “indagato” della nostra associazione, si narra da sempre della presenza di spiriti di guerrieri e, secondo la leggenda popolare, molti di questi vagherebbero anche tra le mura della Rocca di Noceto e negli attigui giardini. Si parla anche della presenza di un possibile sotterraneo che collega i due castelli, ma ad oggi sembra non esserne mai stata trovata traccia. 

Venendo all’indagine realizzata, la prima di una serie di approfondimenti che saranno effettuati anche prossimamente sul posto, si può affermare che alcuni di noi hanno provato sensazioni di disagio ed avvertito strani rumori in alcuni ambienti del maniero. Ma, in linea con la cautela e la prudenza che ci hanno sempre contraddistinto, non ci possono certo bastare queste situazioni per parlare di fatti inspiegabili. Si può però affermare che il luogo, anche per la storia che lo contraddistingue, è interessante a livello paranormale. All’indagine hanno partecipato come ospiti l’assessore comunale Antonio Verderi (anche in qualità di esperto di storia della Rocca), Simonetta Checchia, collaboratrice del Comune per la direzione organizzativa del Castello e la fotografa Elisa Morabito (sono sue alcune delle fotografie caricate).




"DURANTE IL CONTROLLO DEL MATERIALE RACCOLTO E' EMERSA UN'INTERESSANTE REGISTRAZIONE AUDIO CHE AL MOMENTO E' IN FASE DI STUDIO DA PARTE DI UN TECNICO AUDIO PROFESSIONISTA. VI TERREMO AGGIORNATI SUI RISULTATI DELL'ANALISI"


Di seguito riportiamo le singole esperienze e impressioni personali dei partecipanti all’indagine:


ALESSANDRO APPIANI
Alcuni dei partecipanti all'indagine hanno provato diverse sensazioni nei locali del Castello.
Disagio, Pesantezza, Rumori, Profumi... ma restano esperienze assolutamente soggettive e non concretamente dimostrabili o associabili a presunti fenomeni paranormali.
Il materiale audio/video/fotografico raccolto dai tecnici e gli strumenti utilizzati durante l'ispezione non hanno evidenziato nessuna irregolarità rilevante.

GLORIANA ASTOLFI (Sensitiva)
Sia nella preindagine che in quella ufficiale, il mio parere é che nella Rocca vi siano presenze appartenenti a epoche diverse: dal Barbarossa a un periodo databile attorno al 1400 per arrivare alla seconda guerra mondiale.
Nella preindagine le sensazioni e le visualizzazioni sono state decisamente più chiare e particolareggiate. Nell' indagine ufficiale, per vari motivi, tra cui il tempo a disposizione veramente minimo, tutto é apparso meno delineato, anche se ho avuto qualche conferma delle percezioni precedenti. Ritengo il luogo estremamente interessante e mi auguro sia possibile tornare per approfondire in condizioni più ottimali

GIOVANNA BRAGADINI (Sensitiva)
Oltre ad alcuni rumori percepiti in fase di posizionamento degli strumenti, l’esperienza più interessante è stato un profumo di fiori che mi ha accolta all’uscita da una stanza dove io, Gloriana Astolfi e un ospite abbiamo percepito una presenza maschile – probabilmente un musicista. È stato come se qualcuno ci avesse porto un bouquet in segno di saluto e ringraziamento.

ERIKA CATELLANI (Sensitiva)
Quando sono entrata nella torre ho subito avvertito un'atmosfera molto pesante che salendo si è attutita. Una volta che ho iniziato a girare per la torre ho trovato alcune stanze pesanti, causate sicuramente da alcune presenze maschili. L'unica cosa da segnalare è l'aver udito alle mi spalle la voce di una donna mentre percorrevo il corridoio dall'ascensore alla stanza dove avevamo lasciato le borse. Non ho capito quello che mi diceva, ma non ho avvertito paura a dolore. Sembrava una voce tranquilla e serena che voleva attirare la mia attenzione. Per il resto sono state solo sensazioni di disagio.
Il cortile, dove si presume ci siano sepolti dei corpi, non mi ha dato alcuna sensazione particolare. Sicuramente nel castello ci sono ancora stanze da scoprire, nascoste da muri o pavimenti. 
In alcune stanze ho come avvertito una sensazione di "vuoto".

PAOLO PANNI
Personalmente ho avvertito sensazioni di disagio ed un intenso mal di testa lungo alcune porzioni di scale ed in alcuni degli ambienti al piano terra del castello. Le fotografie realizzate sul posto non hanno invece fatto emergere alcunché di particolare o di anomalo.

CARLO BERNACCHI (Legends Investigations)
Arrivato al Castello di Noceto e dopo aver fatto un primo sopralluogo con tutto il gruppo di indagine nei vari locali e scale ho provato alcune sensazioni “strane” di pesantezza e mal di testa nella piazzetta del mezzanino.
Iniziata l’indagine mi sono occupato di riprendere le zone interessate utilizzando una video camera agli infrarossi.
Dall’analisi del filmato della durata di circa 60 minuti non è emerso nulla di particolare degno di nota.
Unico particolare che, probabilmente è da attribuirsi ad un problema tecnico, è quello che un rilevatore di movimento, non ancora messo in funzione, si è acceso da solo ed è entrato in allarme suonando.

EVA REBECCHI: (Legends Investigations)
E' stata eseguita una sessione di metavisione, con la tecnica Scheiber, nel locale della musica, senza ottenere risultati rilevanti.
Sono state quindi ispezionate le seguenti stanze: le ex prigioni, il mezzanino, la scala a chiocciola e la stanza dei liutai, dove sono state effettuate sessioni di EVP e rilevazioni di campi elettromagnetici.
Durante la pausa-cena sono state poste due scout camera nel locale della musica e sulla scala a chiocciola, dove è stato posto anche un registratore digitale.
Gli strumenti e le foto effettuate non hanno dato alcun esito di origine anomala.


Si ringraziano il Comune di Noceto, l’assessore Antonio Verderi e i gestori del Castello per la disponibilità manifestata e per avere reso possibile l’indagine.













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