14 maggio 2015

«I giardini fioriti dell’anima», un libro che parla al cuore




Sensitiva ufficiale di Emilia Misteriosa, Gloriana Astolfi ha pubblicato di recente il suo primo libro – in formato e-book e presto anche cartaceo – dove raccoglie parte delle canalizzazioni ricevute e trascritte in tanti anni di attività. Il modo migliore per presentarlo? Un’intervista.


Raccontaci com’è nato «I giardini fioriti dell’anima»...

«Non è mai stata mia intenzione scrivere un libro: non sono una scrittrice. Un libro ha una trama, dei personaggi, un inizio e una conclusione; qualcosa di scaturito dalla mente creativa di una persona che segue la traccia di un’idea iniziale e poi la mette per iscritto. Niente di tutto questo per quanto mi riguarda: “non è farina del mio sacco” sono solita dire.
Fin da piccola avevo, più o meno consapevolmente, percezioni extrasensoriali, sogni premonitori, sentivo voci incorporee. Sono sempre stata attratta da tutto ciò che appartiene ai piani sottili e spirituali, eccetto un lungo periodo della mia vita in cui mi ritenevo atea. Ormai adulta ho seguito seminari di Cristalloterapia, meditazione guidata, Reiki sistema Usui, conseguendo il master di quest’ultimo. Diversi anni fa mi sono iscritta a un corso condotto da un mio amico sciamano che aveva come obiettivo di creare un contatto con la propria Guida interiore. È stato proprio durante quel seminario che improvvisamente ho iniziato a scrivere sotto una spinta incontrollabile, ma solo dopo aver letto alla fine il contenuto mi sono resa conto che stavo canalizzando le parole e l’energia di una Guida Spirituale. E ho continuato per anni: Lui detta e io scrivo e continuo a farlo ancora. Già dal primo contatto mi ha chiesto di portare i messaggi a tutti coloro che desiderano ascoltare “Affinché l'Opera dell'Uomo possa essere compiuta”. E io ho accolto la sua richiesta. Ecco l’idea di raccogliere il materiale in un libro».


Cos’è la “canalizzazione”, o per dirla all’inglese, il “channeling”?

«Nella parola stessa sta il significato: channel, canale. Le persone come me, e siamo in tanti, diventano mezzi di trasmissione utilizzati dalle Guide Spirituali per portare messaggi, risposte, conforto, consigli. Bisogna essere molto in equilibrio perché il rischio è di cadere nel mentale o nell’ego, cioè di dire o scrivere cose che sono prodotte unicamente dalla nostra mente e che attribuiamo alle Energie più alte. Personalmente preferisco canalizzare di sera dove è più facile raggiungere lo spazio del silenzio interiore e rimanere collegati al cuore, al quarto chakra, sede dell’Amore incondizionato e centro del nostro equilibrio energetico».


Che differenza c’è fra comunicare con il proprio Sé superiore e canalizzare le Guide Spirituali?

«Per molti canalizzatori non c’è differenza in quanto è tutto collegato. Ma la mia esperienza personale è questa: se “parlo” con il mio Sé superiore, la sensazione fisica è che un’energia salga dal mio interno più profondo e arrivi alla gola, ma se mi collego con la mia Guida l’Energia arriva da fuori, dall’alto, al di sopra della mia testa per poi scendere dentro di me».


Ti chiedo un parere: secondo te, perché negli U.S.A. i canalizzatori sono così seguiti e famosi mentre qui in Italia si tratta di un fenomeno di nicchia?

«Bella domanda! Sicuramente gli americani sono più aperti nell’accettare questo tipo di fenomenologia e le cose innovative. Il mio parere è che in generale, nella loro personalità, l’aspetto del bambino interiore sia molto accentuato e più manifesto del nostro. E si sa, il bambino è curioso, non ha pregiudizi, va in fiducia, anche se a volte questo può essere un rischio.
Prendiamo per esempio il Counseling e i suoi vari indirizzi: in America è nato ufficialmente alla fine degli anni Cinquanta con la psicologia umanistica (Abraham Maslow, Rollo May, Carl Rogers ne sono i principali esponenti). In Europa, in particolare in Gran Bretagna, è arrivato negli anni Settanta, in Italia, in sordina, negli anni Ottanta e inizia a diffondersi negli anni Novanta. Solo nel febbraio del 2013 viene legalmente riconosciuto come “Professione d’aiuto”. Beh, meglio tardi che mai! Siamo ancora molto attaccati alle tradizioni e un po’ refrattari a tutto ciò che viene ritenuto innovativo, e questo purtroppo limita la nostra visuale impedendoci di espandere la nostra visione».


A chi consigli la lettura del tuo libro?

«Ritengo che tutti possano leggere I Giardini Fioriti dell’Anima. Non è necessario essere credenti o spirituali in quanto gli argomenti trattati appartengono a tutti e le tematiche sono universali. Inoltre il linguaggio è semplice, perché solo la semplicità arriva al cuore e il cuore comprende tutto. A volte la Guida si esprime attraverso racconti o parabole e lo fa sempre con estrema amorevolezza. Molti brani trasmettono serenità, pace e speranza: sensazioni preziose in questi tempi difficili e caotici».

G. B.


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