di Paolo Panni
“Piacenza Arcana – Passeggiando tra antichi misteri e le leggende cittadine. Alla scoperta della storia scomparsa sotto le strade della città”. Questo il titolo dell’evento che, sabato 12 dicembre, si è tenuto nel “cuore” di Piacenza. Una iniziativa sperimentale, lanciata grazie all’iniziativa congiunta della nostra associazione e dell’esperta guida turistica locale Erica De Ponti. Al suo primo appuntamento, questo “viaggio” tra i misteri cittadini ha riscosso un notevole successo, con venticinque persone presenti. Niente male per una visita guidata che si è tenuta a pochi giorni dal natale, di sabato, al suo primo appuntamento. Con grande professionalità e competenza, unite alla sua evidente passione per la storia del territorio, Erica De Ponti ha guidato tutti i presenti in un suggestivo viaggio che ha permesso, a tutti, di conoscere la storia e gli aspetti, se vogliamo, meno conosciuti, che si possono incontrare anche facendo una semplice passeggiata nel centro cittadino.
Di seguito riportiamo, in sintesi, l’intervento della stessa Erica De Ponti: un sunto di quanto realizzato sabato 12 dicembre:
“Cos’ e un mistero.? Non esiste una risposta che possa soddisfare tutti ma a me piace pensare che sia, molto semplicemente qualcosa di sconosciuto. Il motivo per cui un evento è sconosciuto dipende da tanti fattori.....ognuno valido e non trascurabile/usabile. In questa ottica insieme a Paolo Panni ho voluto creare un percorso per la città di Piacenza che potesse raccontare aspetti della città che per molteplici motivi si sono perduti o sono rimasti irrisolti. Siamo partiti da Piazza Cavalli, dalla chiesa di San Francesco. Oggi la chiesa mostra una bellissima facciata che per molto tempo era coperta da una dimora in stile veneziano....e ci è voluto molto per abbatterla. Tra le demolizioni nella stessa piazza , non possiamo tralasciare il terrazzo. E se invece passiamo a ciò che è stato costruito ....e ancora rimane abbiamo il Gotico dove di recente alcune persone hanno incontrato un parlamentare del regno unito, che dopo poco è sparito, inghiottito dall’entrata del palazzo. E che dire della statua equestre di Ranuccio I Farnese che domina insieme a quella del padre Alessandro la piazza dei cavalli? Il duca ha fatto condannare la sua amante Claudia Colla incolpandola di aver usato la stregoneria contro la sua prole. Ma se interessano i veri fantasmi bisogna andare in tribunale, ovvero laddove si dice che Giulia Landi, morta di parto, pare avesse continuato a visitare il consorte. Il mistero si annida anche tra le molte sculture e mosaici della chiesa di Sant’Eufemia e quella di San Savino che offrono dei momenti stupendi per parlare di bestiari ed alchimia. Una scacchiera sul presbiterio di san Savino mostra una figura di un giocatore nascosta. Solo la mano che muove le pedine tra il bianco simboli degli e il nero dei demoni secondo la antica tradizione indiana dove è nato il gioco degli scacchi..... E per finire :qual è la vera storia di Sant'Antonino? È vero che le ossa del primo vescovo San Vittore sono scomparse per lasciare il posto a quelle del nostro patrono? Ed è vero che SantAntonino è comparso in sogno a San Savino per indicare dove si trova il suo corpo? Tante domande e forse poche risposte ; del resto quando si parla di misteri certezze non possono esserci”.
(Erica De Ponti)
La giornata si è conclusa con l’intervento di chi scrive questo articolo, sia per presentare attività e iniziative di Emilia Misteriosa che per illustrare, a tutti, un altro mistero che accompagna la storia della città, poco noto anche agli stessi piacentini. Vale a dire gli esorcismi avvenuti nel 1920 nella chiesa di Santa Maria di Campagna, che portarono addirittura alla morte di due persone: un laico e un religioso. Un evento drammatico ampiamente riportato, con un capitolo di ben 35 pagine, sul libro “L’ultimo esorcista. La mia battaglia contro Satana” (Pickwick edizioni) di Padre Gabriele Amorth (con Paolo Rodari), dato alle stampe nel 2011. “A volte il diavolo ritorna, per uccidere”: questo il titolo, più che eloquente” del lungo ed interessante capitolo. Come sono eloquenti le righe finali dove il più famoso esorcista italiano, tra le altre cose, scrive: “Certo, a Piacenza il diavolo è tornato e ha fatto cose che non ho mai visto fare altre volte. E’ tornato per uccidere…” Parole molto forti, spaventose, che rendono ancora più misteriosa la storia di questa bella città che è Piacenza.