di Paolo Panni
L’Appennino Parmense e Piacentino sono stati spesso, negli anni, al centro di numerosi e misteriosi avvistamenti di possibili oggetti volanti non identificati, i cosiddetti ufo. Da molto tempo, ormai, sui monti delle due province emiliane, in tutte le stagioni dell’anno, avvengono misteriosi avvistamenti di cui si è più volte occupata anche la stampa locale e nazionale. Se alcuni fatti hanno presto trovato risposte, non pochi sono ancora avvolti dal mistero e sono al centro di studi, approfondimenti e ricerche. Tra i casi più recenti spicca quello avvenuto a Bardi in occasione della festa di Ognissanti dello scorso anno. Una data ovviamente particolare, specie per gli appassionati, i cultori e gli studiosi di misteri. Bardi poi, soprattutto a livello di paranormale, può essere considerato uno dei luoghi più interessanti di tutta la regione se non addirittura d’Italia. Ora ecco che i tanti misteri bardigiani si arricchiscono di un nuovo avvenimento. Di cui la nostra associazione, in anteprima ed in esclusiva, svela tutti i particolari. Questo grazie, ancora una volta, alla collaborazione di Giuseppe Conti, già sindaco del paese, da tempo studioso e ricercatore di misteri e leggende della sua terra, autore di pubblicazioni e amico, nonché collaboratore, della nostra associazione. Protagonista del possibile avvistamento è F.P., persona a noi conosciuta di cui, su sua espressa richiesta, si riportano solo le iniziali di nome e cognome. Insieme ad altre persone, il pomeriggio del primo novembre 2015, F.P. si trovava a Bardi e, va precisato, né lui né gli altri presenti hanno visto nulla ad occhio nudo. Tutto è emerso dopo aver osservato gli scatti. L’area interessata dall’avvenimento è quella del Pizzo d’Oca, suggestiva “terrazza naturale” della Val Ceno. A spiegare i fatti è lo stesso autore delle due immagini che qui proponiamo. “Gli scatti – spiega F.P. - sono a distanza di 15m - 20m l'uno dall'altro. Le foto sono state scattate alle 14.41 del 1 novembre 2015 e solo per scopi "paesaggistici". Sono state scattate a 10/20 sec l’una dall’altra. Nessun rumore, nessuna luce. L'oggetto – rimarca - è solo in queste due foto, delle molte scattate nei dintorni. Eravamo al castello per un'iniziativa rivolta ai bambini (giochi di ruolo). Da mia ricostruzione – aggiunge – l’oggetto è ad un centinaio di metri di distanza, più o meno in sponda del torrente Ceno. Forse è a circa 100 metri di altezza e da un’immagine alla successiva si alza in verticale di 10/20 m. I movimenti laterali invece sembrano quasi nulli rispetto ai riferimenti di sponda. Ad oggi – rimarca F.P - nessuno ha saputo fornirmi spiegazioni convincenti. Le immagini sono state scattate dalla strada provinciale poche decine di metri sopra il fondovalle del torrente Ceno, prima del ponte che da Bardi va verso la Val Noveglia. Eravamo in 6 adulti più 3 bambini e nessuno ha notato alcuna anomalia. La giornata era tersa, un po' fredda e spirava una debole brezza. L’oggetto – precisa ancora F.P. - era invisibile ad occhio nudo,ed è stato scoperto solo dopo, quando abbiamo rivisto i migliori scatti in occasione di un caffè”. Da una prima analisi fotografica, tenuto anche conto del fatto che la persona in questione è esperto di fotografie, non sono emersi difetti dell’apparecchiatura, della lente o delle due foto stesse e curioso è il fatto che, nelle due immagini, l’oggetto compaia in due posizioni differenti. Come è da sempre nello stile del nostro sodalizio, Emilia Misteriosa sospende ogni giudizio sull’avvenimento, limitandosi a darne notizia e riservandosi di tornare sulla notizia qualora qualcuno fosse in grado di dare spiegazioni chiare rispetto a quanto accaduto. Sarebbe anche interessante sapere se quel giorno, in quella fascia oraria, altre persone che si trovavano in Val Ceno hanno notato qualcosa di particolare muoversi in cielo. Nel frattempo si può solo confermare,come anticipato, che l’Appennino Emiliano si conferma come zona di particolare interesse per la frequenza con cui avvengono misteriosi avvistamenti.