di Roberto Mancuso
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La Madonnina non cessava di stupirsi nel guardare dal cielo tanta gente che ancora non si era stancata dal fare a botte, e visto che Lei non può scendere dal cielo per tirar scopoloni a destra e a sinistra, e non può apostrofare gli uomini come meritano, perché non sarebbe linguaggio da signora, decise comunque di dire la sua a modo suo, apparendo in un sacco di posti.
In quegli anni apparve infatti in Germania, in Egitto, in Francia, in Slovacchia e in tanti altre zone. Dalle parti di Piacenza, guarda caso proprio vicino ad un aeroporto militare, apparve persino in cima a un pero. Gli uomini guardavano a queste apparizioni, si stupivano, e per un attimo pensavano che non esistessero solo le atomiche, ma qualcosa di più bello, e questo la Madonnina lo considerava già un successo.
Molti però non credevano che apparisse davvero, e forse avevano ragione, forse era solo il desiderio di vederla che la faceva apparire, oppure, a volte, qualche buontempone giocava una burla.
Fu nel clima di quegli anni che accadde il fatto.
Un bel giorno su una finestra della scuola elementare di Contignaco, quella al primo piano, quella con il balconcino da cui si vedono i bambini arrivare da casa ed entrare in classe, apparve dal nulla una figurina dai contorni sfumati.
Era una signora con un bel mantello azzurro e il mondo tra le mani e molti pensarono di riconoscere in quella figura proprio la Madonnina.
Si diffuse la notizia e iniziarono i pellegrinaggi. Alcuni gridarono” Miracolo” altri scossero la testa pensando “ma come si fa’ a credere a ‘ste cose”.
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fosse la Madonnina. Fu così che si iniziò a dire che a Contignaco era accaduto il Miracolo della Madonnina sul vetro.
Venne anche un parroco a cui il futuro avrebbe riservato un mare di soddisfazioni e responsabilità. Quel giorno a qualcuno parve di sentirgli dire” mo’ adesso i miracoli succedono a casa dei comunisti!”. Non è certo che disse proprio cosi, ma se lo fece lo disse con un bell’accento emiliano che fa allargare un sorriso in chi ascolta.
Ci fu chi provò a dare spiegazioni; sarà stato un fulmine, sarà un difetto del vetro, forse un’illusione, oppure chissà!
Molti tentarono di spiegare il fenomeno ma a nessuno venne in mente la cosa più ovvia, la più semplice, quella di cui non c’era nulla dia stupirsi: in quale altro posto può essere più felice la Madonnina, se non in mezzo ai bambini?
Oggi i bambini non vanno più in quella scuola, la maestra non c’è più, né i libri, né gli scherzi e l’allegria di un pugno di ragazzini, non c’è più niente, tranne il silenzio di un edificio chiuso da anni.
È chiusa anche la finestra della Madonnina e nessuno passa più a trovarla, scettici o devoti che siano, ma chissà se Lei è ancora lì, oppure se ha trovato un'altra finestra da cui poter guardare i bimbi del mondo.
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L’episodio riportato dal “Candido” è firmato da Antonio de Carlo e riesce ancora a trasportare con ironia e intelligenza al clima di quegli anni, riportando alla memoria un evento veramente accaduto, che passò alla storia come il miracolo sul vetro. Che fosse miracolo o illusione io non lo so di certo, ricordo però i pellegrini, che almeno dieci anni dopo il fatto, passavano ancora davanti a casa mia, chiedendo indicazioni per raggiungere la piccola scuola di campagna, quella del miracolo. Spero che un giorno, meglio se fosse oggi, la Madonnina possa riapparire su altri vetri, quelli dei computer da cui si lanciano i missili che non sono mai intelligenti, oppure si decidesse a dar scopoloni,ma belli forti ,che noi umani abbiamo la testa dura e fatichiamo a capire.
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