di Giovanna Bragadini
Partendo dalla constatazione che da qualche anno la parapsicologia, o meglio, la ricerca psichica italiana è in fase di stasi, il Centro Studi Parapsicologici (CSP) di Bologna e l’Associazione Italiana di Metapsichica (AISM) di Milano, con il patrocinio della Fondazione Biblioteca Bozzano-De Boni di Bologna, hanno organizzato il 1° dicembre 2018 un convegno intitolato Ricerca Psichica: una scienza di frontiera, con l’intento di dare nuovo impulso al settore. Nerio Bonvicini, ex segretario generale del CSP, ha partecipato in veste di presentatore e moderatore.
Gli spunti offerti dai relatori sono stati molteplici e stimolanti, a partire da Massimo Biondi che ha aperto gli interventi con una breve storia della parapsicologia. Oggi le conoscenze e le convinzioni hanno il sopravvento, mentre nell’antichità l’ignoto e le credenze avevano maggior peso: basti pensare all’oracolo di Delfi, alle incredibili facoltà dei santi, ai voli delle streghe o alle pratiche magiche. La parapsicologia contemporanea nasce nel 1882 con la Society for Psychical Research, attiva a tutt’oggi, una vera scuola i cui membri - per la maggior parte provenienti da Cambridge - si riunivano a Londra. Dopo la fase di studio sui fenomeni spontanei, ai primi del ‘900 nasce la parapsicologia sperimentale con Joseph Banks Rhine che crea un gruppo di sperimentazione e ricerca dove attuare un controllo reciproco. Altra tappa importante, il gruppo PEAR dell’Università di Princeton, ora sospeso, da cui è nato il Global Consciousness Project (Progetto coscienza globale), ancora attivo e con un considerevole archivio dati. Dalle evocazioni e dai veggenti si è passati al laboratorio, con eventi meno eclatanti ma più significativi su ampia scala; a collegare passato e presente è la fisica quantistica, dalle interessanti analogie con il pensiero magico.
L’intervento di Marianna Bolko, psichiatra e co-direttrice della rivista Psicoterapia e Scienze Umane formatasi presso il Seminario Psicoanalitico di Zurigo, ha descritto accuratamente un caso di telepatia avvenuto durante la terapia con un paziente; Freud ne Il significato occulto dei sogni del 1925 indica la telepatia – una delle forme di ESP prevalente nella psicanalisi – come meritevole di studio: nonostante questo, il fenomeno è stato trattato con imbarazzo per molti anni. Il caso riportato dalla Bolko conferma come durante la psicanalisi il paziente possa sognare episodi della vita dell’analista, specie in un momento in cui si sente abbandonato (ovvero riceve poca attenzione da parte dell’analista), in un tentativo di superamento dell’individualità.
William Giroldini ha parlato della ricerca sperimentale sulla telepatia mediante l’impiego di tecniche elettro-encefalografiche (2014-2018) attraverso un sistema computerizzato con quattordici elettrodi; la tecnica ERP utilizzata in esperimenti di telepatia con registrazione EEG ha dato risultati significativi. Secondo Giroldini, la parapsicologia deve convergere sulla natura della coscienza, ancora oggetto di dibattito poiché non si può spiegare con un modello basato solo sulle interazioni fra neuroni; qualche indicazione in più viene dalla meccanica quantistica - rivoluzionaria al riguardo la scoperta dell’entanglement quantistico. Come modello teorico, la coscienza potrebbe essere un “campo quantistico dotato di proprietà non locali”, collegabile a fenomeni come la telepatia e la psicocinesi, e all’inconscio collettivo – ovvero, le coscienze individuali potrebbero far parte di un campo unificato della coscienza.
Paola Giovetti, presidentessa della biblioteca Bozzano-De Boni, da anni studia la fenomenologia mistica, approfondita nel suo libro Fenomeni straordinari di mistici e santi. La mistica è caratterizzata da fenomeni di tipo fisico e psichico, si tratta di facoltà rivolte al bene e contrastanti con le credenze scientifiche; i fenomeni PSI sono assai più documentati presso i mistici che non nei “normali” sensitivi. Già il cardinale Prospero Lambertini (Benedetto XIV) nel diciottesimo secolo studiò molti casi con criteri quasi scientifici, mettendosi nei panni dell’avvocato del diavolo.
Il fenomeno più incredibile e di cui si hanno più testimonianze è la levitazione, che racchiude una chiara simbologia di unione con Dio. San Francesco è fonte di fenomeni numerosi e documentati; preziosi gli scritti di Teresa d’Avila, che ha descritto in prima persona gli eventi dei quali è stata protagonista. Per la bilocazione si ricordano Padre Pio, San Giovanni Bosco, Teresa Neumann e Natuzza Evolo; si conoscono episodi riguardanti digiuno estremo, stimmate, visioni, ipertermia, incorruttibilità del corpo. Ad Anna Maria Taigi appariva un sole nel quale vedeva passato, presente e futuro, mentre nella chiesa di Budrio pare si senta ancora la voce di Clelia Barbieri, che canta o prega con carattere oracolare.
Giorgio Cozzi ha analizzato i punti di contatto fra scienza e spiritualità attraverso i punti di vista di vari personaggi: Satish Kumar – favorevole a uno sviluppo olistico e contrario alle tecnologie dannose – Ingo Swann, David Morehouse – ex militare che ha testimoniato come la visione remota sia possibile e verificata da militari addestrati dalla CIA – del biologo molecolare Bruce Lipton, del medico chirurgo Van Lommel, di Fernando Sinesio – psicologo, ha condotto per la sua tesi di laurea sperimentale una ricerca scientifica con medium in doppio cieco. I suoi libri: Dimensione Venia, Con gli occhi dell’anima, Q. P. quoziente paranormale.
Patrizio Tressoldi (UNIPD) e Luciano Pederzoli hanno esposto la propria esperienza sugli stati non ordinari di coscienza indotti tramite ipnosi, in particolare l’OBE e il channelling: si tratta di esperienze che appartengono a tutti ed esistono pubblicazioni scientifiche al riguardo; l’OBE è uno stato in cui si può canalizzare, consultare i registri Akashici, o spostarsi su altri piani, ci sono dati ripetibili al riguardo. Sul sito evanlab.org è possibile consultare una guida all’OBE.
Sul versante della tecnologia, Marco Luzzato e Daniele Cipriani dei Ghost Hunters Roma hanno mostrato i risultati ottenuti con uno strumento di loro invenzione, il TRC-BlendAr, in grado di creare una struttura luminosa caotica che viene rimodulata in flussi di coerenza permettendo di visualizzare immagini (volti, ne sono stati raccolti oltre diecimila). Nessuna spiegazione precisa è ancora possibile, ma nel futuro è probabile che si moltiplicheranno nuove attrezzature atte a indagare il paranormale.
Presenti al convegno anche alcune voci giovani, con tesi di laurea e nuove ricerche.
Con la speranza di assistere a una seconda edizione del convegno, invitiamo chi volesse maggiori informazioni, o chi desideri acquistare gli atti con il dettaglio degli interventi, a contattare il CSPBO (segreteria@cspbo.it, cell. 338 4883316).
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